INDACO
Indomite Incursioni di Danza e Arte Contemporanea
col patrocinio di:
Città di Mogliano Veneto - Assessorato alle Politiche Culturali
presenta:
SETTEMBRE 2013
lezioni di prova aperte e gratuite
GIOVEDì 19 SETTEMBRE ore 17.15-18.00
DANZARE LA FIABA
danza creativa 3/4 - 6 anni
per entrare nella danza dalla porta del gioco
MARTEDì 17 SETTEMBRE ore 18.00-19.00
PROVE DI VOLO
corso ragazzi 7-13 anni
MARTEDì 17 SETTEMBRE ore 19.00-20.00
QUANDO IL CORPO DICE 'ASCOLTAMI'
scioglimento articolare, stretching e tonificazione, rieducazione posturale, apertura all'ascolto, consapevolezza attraverso il movimento e espressione corporea per adulti
MARTEDì 17 SETTEMBRE ore 20.00-21.30
danza contemporanea
tecnica, floorwork, partnering, contact improvisation lezione unica principianti/medi/avanzati
LEZIONI DI PROVA - ISTRUZIONI PER L'USO
Tutte le lezioni si terranno presso:
Palestra Diego Valeri, v. Ragusa 18, 31021 Mogliano Veneto (TV).
Per partecipare alla lezione di prova è sufficiente
confermare la propria presenza
- via sms al numero: 333.3547435
specificando nome, cognome, il corso a cui vorrete prendere parte e un numero di cell. per comunicazioni urgenti, al quale verrà inviato un sms di conferma.
E’ necessario un abbigliamento comodo, niente scarpe (calzini di cotone un po’ grosso o tubolari) e niente fermagli per capelli sulla nuca (è importante potersi stendere comodamente a terra; se avete i capelli lunghi, benissimo una treccia morbida, o una coda bassa).
Tutte le lezioni saranno tenute da Laura Boato.
Non è una scuola per attori, per danzatori, pittori, scrittori, forse perché semplicemente non è una "scuola".
E' un piccolissimo punto di partenza per allenare il corpo e la mente ad essere vivi,
pronti a scegliere, a decidere, ad avere delle idee, ad essere in breve delle persone libere,
e questo grazie agli strumenti che l'arte e lo spettacolo dal vivo offrono.
(Steve Paxton, N.Y.)
“Alzati. Allunga la schiena. Ricorda che lì è dove crescono le ali”
(Marta Graham)
L A B O R A T O R I O
DANZA
C O N T E M P O R A N E A
D I L A U R A B O A T O
CORSI PER PRINCIPIANTI E AVANZATI, da 3 a 99 anni
TECNICA, FLOORWORK, PARTNERING, CONTACT IMPROVISATION
DANZARE LA FIABA / DANZA CREATIVA BAMBINI 3/4 - 6 ANNI
PROVE DI VOLO / CORSI RAGAZZI 7-13 ANNI
QUANDO IL CORPO DICE 'ASCOLTAMI' / SCIOGLIMENTO ARTICOLARE,
STRETCHING, TONIFICAZIONE, APERTURA ALL'ASCOLTO, CONSAPEVOLEZZA
ATTRAVERSO IL MOVIMENTO E ESPRESSIONE CORPOREA PER ADULTI
LABORATORIO DI IMPROVVISAZIONE E COMPOSIZIONE COREOGRAFICA
SEMINARI CON DOCENTI OSPITI
FORMAZIONE AMATORIALE E AVVIAMENTO PROFESSIONALE
LEZIONE DI PROVA APERTA E GRATUTA
INFO: 333.3547435 - 041.5902976
LAURA BOATO è danzatrice e coreografa professionista e insegna danza dal 1993. Nata a Venezia nel 1975, si laurea cum laude in Filosofia nel 2000. E’ mamma di due bimbi.
La sua formazione di danza comprende danza contemporanea, danza classica, jazz, moderna (tecniche Graham, Horton, Limòn) e yoga. Ha trascorso periodi di studio e lavoro all’estero, in Francia, Germania e Stati Uniti. In Italia è stata ammessa e ha frequentato i quattro Corsi di Perfezionamento Professionale per Danzatori e Coreografi riconosciuti dalla Regione Veneto (1998-2001). Nel 2001 è invitata da Malou Airaudo (Wuppertaler Tanztheater Pina Bausch) a studiare alla Folkwang Hochschule di Essen. Nell' estate dello stesso anno ha svolto il ruolo di assistente di Malou Airaudo all'Accademia Isola Danza diretta da Carolyn Carlson. Invitata a studiare a New York da Nancy Allison (docente N.Y.U.), completa la sua formazione in release e contact improvisation con S. Klein, D. Dorfman, M. Haim, K.J. Holmes.
Come danzatrice ha lavorato all’estero (per le Compagnie Quatrième sous-sol diretta da Isabelle de Saint Jorès a Parigi e Sanja Strimbakou Dance Company a New York) e in Italia, per alcune tra le più note Compagnie nazionali (Ersiliadanza, Tocna Danza, Lubbert Das).
Con l’Associazione INDACO-Incontri di Danza Contemporanea ha prodotto numerosi spettacoli di danza contemporanea e teatrodanza, in collaborazione con partner d’eccezione come la Biennale di Venezia, le Università Ca’ Foscari e IUAV, l’Ambasciata d’Albania, la Comunità Ebraica di Venezia, Emergency, Opera Estate Festival Veneto. Con MADRE ACIDA 1.1 – Apri gli occhi amore mio (FIDES) è semifinalista al Premio Giovane Danza D’Autore 2010.
Nel 2011 è tra i cinque coreografi europei selezionati per il progetto internazionale Choreographic Collision / Moving the city della Biennale Danza di Venezia, in collaborazione con Danzavenezia. Il suo ultimo lavoro, INCARNAZIONE, dopo essere stato presentato nella sezione OFF - Nuova Danza di Ricerca del festival Internazinale La Biennale danza 2012, vince il 1. Premio al Concorso Coreografico Internazionale di Oriente Occidente Festival - Città di Rovereto. La giuria all'unanimità le affida anche una co-produzione del Festival, che ha debuttato (unica Compagnia italiana in programma) al MART di Rovereto il 4 Settembre 2013.
E’ Direttrice Artistica del Festival A PIEDE LIBERO - Mogliano Danza e Presidente di REV - Rete Veneta Arti Performative, il coordinamento coreografi e giovani compagnie di danza del Veneto.
Dal 2002 è Direttrice dei corsi presso il Laboratorio Danza Contemporanea di Mogliano Veneto (TV). Il lavoro di questi anni ha portato già sei giovani moglianesi ad essere regolarmente iscritti al Registro Regionale della Danza Contemporanea (curato dalla Regione Veneto in collaborazione con Arteven e Opera Estate Festival), e altri sei sul palcoscenico di Oriente Occidente Festival a settembre 2013.
Insegnare non è innestare un fiore, ma piuttosto delicatamente rimuovere ciò che impedisce al fiore di sbocciare.
Di seguito:
(a cura di Laura Boato)
- 1. COS’È LA DANZA CONTEMPORANEA
- 2. PERCHÉ LA DANZA FA BENE
- 3. COM’È STRUTTURATA UNA LEZIONE DI TECNICA
- 4. LA CONTACT IMPROVISATION
- 5. IL LABORATORIO DI COMPOSIZIONE COREOGRAFICA
- 6. I WORKSHOP DI APPROFONDIMENTO
- 7. QUANDO IL CORPO DICE 'ASCOLTAMI' / corso per adulti
- 8. PROVE DI VOLO / corso ragazzi 7-13 anni
- 9. DANZARE LA FIABA / danza creativa 3/4 - 6 anni
- 9.1 Perché la danza creativa
- 9.2 Entrare nella danza dalla porta del gioco
- 9.3 Danzare le emozioni
- 9.4 Struttura degli incontri
1. Cos’è la danza contemporanea
Sotto il nome di danza contemporanea si racchiudono le nuove forme di espressione coreografica generate dalla scena della danza teatrale nel nostro secolo: quelle forme che hanno saputo sviluppare, al di là della tradizione del balletto classico, un ventaglio vasto ed eterogeneo di esperienze artistiche radicalmente innovative sia dal punto di vista del linguaggio (le tecniche) sia nello sviluppo dei temi affrontati.
Il grande ed impegnativo bagaglio di conoscenze ed esperienze che sta ormai alle spalle della danza contemporanea oggi comprende quindi un secolo di storia, dalla modern-dance americana, nata con ISADORA DUNCAN e MARTHA GRAHAM, alla danza libera europea, alla danza espressionista in Germania, fino alla post-modern dance e alle nuove tecniche che ora si stanno sviluppando e che molto devono all’incontro con le arti orientali, attraverso le innovazioni decisive degli anni ’50 in America (tra tutte, MERCE CUNNINGHAM) e le determinanti influenze del teatrodanza europeo (la cui più grande esponente è stata PINA BAUSCH).
Martha Graham
La danza fa bene ai bambini e ai ragazzi perché offre loro una possibilità in più per esprimersi, per imparare a vivere la musica e non limitarsi ad ascoltarla in modo superficiale, per superare la naturale timidezza attraverso il gioco e rafforzare la sicurezza di sé.
Gli esercizi tecnici della danza sensibilizzano il corpo al portamento corretto e approfondiscono il piacere del movimento, mentre i giochi di improvvisazione promuovono le capacità di percezione, espressione, indipendenza e stimolano la fantasia. Si impara così attraverso il gioco ad utilizzare consapevolmente la propria creatività e ad esprimere il proprio senso di forma, ritmo, dinamica, tempo e spazio. Inoltre la danza, in quanto disciplina aiuta ad accrescere concentrazione, precisione e costanza.
...ma la danza contemporanea fa bene a tutti! In primo luogo perché offre uno strumento in più per esprimere se stessi, recuperando tutta la forza e l’importanza del linguaggio del corpo, attraverso un movimento più libero e consapevole nello spazio, esplorando tutte le possibili implicazioni tra tecnica e interpretazione, e così contemporaneamente le proprie possibilità ed emozioni; in secondo luogo perché aiuta a rieducare il nostro corpo ad un portamento corretto, allenta le tensioni e le rigidità posturali, e di conseguenza aumenta l’elasticità della muscolatura e delle articolazioni, l’equilibrio e l’armonia tra le varie parti, rendendo il corpo più tonico, fluido ed elastico e perciò più sano.
L'odore che rimane - 2008
3. Com’è strutturata una lezione di tecnica
La lezione è strutturata in modo da preparare il corpo al movimento ed incrementarne le possibilità attraverso la consapevolezza del proprio sistema scheletrico, muscolare e articolare, del proprio peso e del proprio equilibrio, e delle relazioni tra ritmo, spazio, forma e forza.
La prima parte della lezione consiste generalmente in un riscaldamento a terra, per prendere confidenza col pavimento e contemporaneamente sciogliere delicatamente le tensioni delle articolazioni e riscaldare la muscolatura.
Si prosegue con degli esercizi al centro della sala, che aiutano a trovare l’equilibrio e la consapevolezza dei propri appoggi, a rafforzare la muscolatura e ad aumentare la coordinazione, in modo da essere anatomicamente correttamente allineati e pronti ad amplificare il movimento, dal proprio centro verso l’esterno e viceversa.
Dai piccoli esercizi mirati si passa così a più ampie sequenze, muovendosi nello spazio, a terra e in piedi, anche attraverso diagonali di salti, passaggi sulle braccia, ecc.
Più avanti, all’interno di questa struttura, periodicamente si inseriranno piccoli esercizi di improvvisazione, per proseguire e personalizzare le esplorazioni sul peso e sulla dinamica, sul ritmo e sullo spazio, e sulle proprie possibilità espressive.
Periodicamente si dedica un ciclo di lezioni allo studio e all'esplorazione delle dinamiche di partnering, cioè al lavoro in coppia o in gruppo, per sensibilizzare a un approccio corretto al corpo dell'altro, aprendosi alle possibilità non solo coreografiche, ma anche espressive e di scambio che un dialogo tra più persone offre. Per questo si utilizzano come base le tecniche di contact improvisation (v. di seguito).
Il rosso e il nero, 2010
4. La Contact Improvisation
All’interno delle lezioni di tecnica e degli incontri del laboratorio di improvvisazione e composizione (v. cap. 5) vengono inserite alcune lezioni sui principi base della contact improvisation, o C.I.
La C. I. è una tecnica di ricerca nata come strumento di esplorazione di nuove possibilità di movimento nella New York dei primi anni ‘70, che ha attinto nel suo sviluppo a tecniche e discipline quali Aikido, Tai Chi, meditazione e danza. Praticata inizialmente come training per i danzatori, si è poi sviluppata soprattutto in Europa anche dal punto di vista coreografico, ed ora, diffusissima tra danzatori e compagnie di tutto il mondo, è tra le più praticate tecniche di danza contemporanea.
La C.I. si basa da un lato sulle possibilità comunicative che scaturiscono dal contatto, dal trasferimento di peso, dalla fiducia reciproca e, dall'altro, sulla fluidità, l'equilibrio e la prontezza nei cambi improvvisi. E’ inoltre utilissima per acquisire confidenza con aspetti fondamentali della danza contemporanea quali il rotolare, il cadere, il saper seguire, sostenere, sollevare, lo studio e l’utilizzo delle leve, delle prese, del pavimento come sostegno.
La C.I. è soprattutto uno strumento fondamentale per sviluppare, attraverso il contatto, la fiducia e la capacità di ascolto, qualità fondamentali per ogni buon danzatore e basi indispensabili per l’improvvisazione.
MOGLIANO DANZA!, performance di Contact Improvisation in Piazza Caduti a Mogliano durante il Festival A PIEDE LIBERO 2013
4. Il Laboratorio di Improvvisazione e Composizione Coreografica
In seguito all’esperienza molto positiva avviata gli scorsi anni, è affiancato ai corsi di tecnica un Laboratorio di Improvvisazione e Composizione Coreografica.
A differenza delle normali lezioni all’interno del Laboratorio si lascia da parte lo studio più tecnico per approfondire l’aspetto più propriamente teatrale, espressivo e coreografico della danza.
Negli incontri del laboratorio si lavora in modo creativo a partire dalle sequenze studiate a lezione, integrandole con testi, immagini, suoni, temi diversi, al fine di potenziare le capacità espressive e creative di ognuno attraverso una più ampia consapevolezza dei diversi aspetti toccati dalla composizione coreografica (cos’è e come si lavora una struttura drammaturgica, peso e valore delle scelte registiche, relazione ed importanza dei diversi elementi utilizzati, re-invenzione creativa dello spazio, uso della luce, potere della musica - del suono, della voce, del silenzio - analisi della relazione col pubblico, studio, scelta e confezionamento dei costumi, ecc.).
LA COOP SEI TU - Studio per una reincarnazione, 2012
6. I Workshop di approfondimento
Durante l’anno vengono organizzati stage e workshop di approfondimento con docenti ospiti, al fine di ampliare gli orizzonti artistici e umani di ciascuno, approfondire aspetti diversi della disciplina, conoscere nuove tecniche e nuovi stili.
workshop di danza verticale condotto da Wanda Moretti/Compagnia Il Posto
giugno-luglio 2012
7. QUANDO IL CORPO DICE 'ASCOLTAMI': il corso di danza e movimento per adulti
E' un corso nel quale la normale prospettiva viene rovesciata: l'obiettivo non è più quello di 'formare dei danzatori', bensì quello di mettere a servizio delle persone vent'anni di studio ed esperienza nel campo della danza e delle discipline somatiche.
Nel fluire delle lezioni si attinge di volta in volta a ciò che può essere più utile per quel gruppo in quel momento, attingendo a un vasto bagaglio di conoscenze che attraversa discipline differenti, dalle diverse tecniche di danza allo yoga, dalle arti marziali a tecniche somatiche come Pilates, Alexander, Klein technique o Feldenkrais.
Il lavoro è finalizzato non a una progressione tecnica ma al benessere delle persone, attraverso un delicato ma profondo scioglimento articolare, stretching e tonificazione della muscolatura, rieducazione posturale, apertura all'ascolto e alla consapevolezza di sè attraverso il movimento, giochi di improvvisazione ed esplorazioni di composizione coreografica - per ritrovare benessere, forma fisica, confidenza col proprio corpo e libertà di espressione.
Questo non impedisce che il percorso fatto possa tradursi anche in un'esperienza di performance con un pubblico, ma neppure lo implica necessariamente: la priorità assoluta rimane il benessere e la serenità del gruppo, e le necessità e i desideri di ciascuno.
Questa metà del cielo - 2007
8. PROVE DI VOLO / corso ragazzi 7-13 anni
Nella prima infanzia si sconsiglia di iniziare uno studio strettamente tecnico della danza. Questo per ragioni anatomiche (la colonna vertebrale e l'intera struttura scheletrica sono in formazione), ma anche per ragioni di formazione completa della personalità: i bambini tendono a copiare e memorizzare molto facilmente e molto in profondità schemi e forme di movimento, e se ciò avviene troppo presto perdono l'opportunità unica, e perciò preziosissima, di esplorare il proprio movimento (v. DANZARE LA FIABA, di seguito).
Più avanti (verso i sette-otto anni) è possibile cominciare a guidarli, in modo delicato e attento, lungo un percorso di formazione anche 'tecnica', senza però mai dimenticare che fantasia e creatività corporea sono elementi preziosissimi per i ragazzi, poiché permettono loro la conoscenza e l'espressione di sé attraverso un linguaggio non verbale e perciò prossimo alle emozioni.
Soprattutto in adolescenza, quando il mondo emozionale si spalanca e la confidenza nel canale verbale al contrario spesso si riduce, questo si rivela essere uno strumento importante, che permette ai ragazzi di trovare una strada positiva per esprimersi, anche nei momenti di maggior tensione o timidezza.
Soprattutto in adolescenza, quando il mondo emozionale si spalanca e la confidenza nel canale verbale al contrario spesso si riduce, questo si rivela essere uno strumento importante, che permette ai ragazzi di trovare una strada positiva per esprimersi, anche nei momenti di maggior tensione o timidezza.
Private city, 2009
Per questo il lavoro con i ragazzi non è e non deve essere un mero 'impartire' o 'mostrare' sequenze di movimento da copiare, bensì un vero apprendimento: corporeo, umano e artistico.
Imparare a danzare non è solo un'attività fisica estremamente salutare (v. cap. 2), ma è anche imparare un nuovo linguaggio, apprendere nuove possibilità di espressione di sé: come imparare a scrivere, a cantare, a suonare uno strumento.
Per questo, accanto agli esercizi più tecnici, finalizzati a sensibilizzare il corpo al portamento corretto e ad approfondire il piacere del movimento, nonché ad accrescere abilità importanti, quali concentrazione, precisione e costanza, vengono proposti anche giochi di improvvisazione e composizione coreografica, che promuovono le capacità di percezione, espressione, indipendenza e stimolano la fantasia.
Si impara così a utilizzare consapevolmente la propria creatività e ad esprimere il proprio senso del movimento, attraverso una confidenza via via crescente con elementi fondanti non solo della danza ma del nostro abitare il mondo, come le percezioni che riceviamo e il senso che diamo a forma, forza, ritmo, dinamica, tempo e spazio.
Piccole donne, 2013
Questo permetterà che il ragazzo non si trasformi in un mero esecutore di una sequenza (opzione dolorosa non solo per un danzatore, ma per ogni essere umano), ma sappia diventare autore di se stesso: interprete vivace e interessante per un coreografo, performer emozionante per un pubblico, ma soprattutto persona libera e aperta al mondo, rendendo giustizia all'unicità del proprio sentire, e al valore inestimabile che ciascuno racchiude in sé.
Piccole donne, 2013
9. DANZARE LA FIABA / danza creativa per bimbi dai 3/4 ai 6 anni
9.1 Perché la danza creativa
Da danzatrice e da mamma sono convinta del valore fondamentale dell’espressione corporea nei bimbi. Sono altrettanto convinta della necessità che il lavoro sul corpo di un bimbo non debba tradursi in un imporre una forma o una disciplina particolare (v. cap. 8), bensì rispetti e anzi mantenga vivo e promuova il più possibile il linguaggio corporeo individuale, con il massimo della sua 'naturalità' e 'spontaneità', soprattutto in età prescolare.
Ciò significa offrire un percorso che non ha come obiettivo l'apprendimento di tecniche ed esercizi, ma l'incremento delle proprie abilità a partire da quel linguaggio personale di cui ciascuno è in natura dotato, rafforzandolo ed ampliandolo. Ciò significa anche acquisire poco a poco consapevolezza delle caratteristiche e dei 'colori' della propria danza personale, per poterli sviluppare e valorizzare.
Esplorazioni di movimento in sala
9.2 Entrare nella danza dalla porta del gioco
La danza creativa è dunque un approccio al movimento che favorisce l’espressione corporea, allargando la gamma motoria ed espressiva e supportando le caratteristiche motorie e stilistiche di ogni bimbo. Non si lavora proponendo ai bambini dei movimenti da imitare, ma piuttosto chiedendo a loro di inventarli, per poi magari insegnarseli a vicenda.
In questo modo i bambini scoprono il piacere del movimento in tutta la sua ricchezza: la danza diventa un gioco gratificante, che favorisce una positiva esperienza vitale, attraverso la scoperta del corpo e dello spazio, il gioco con i ritmi, la creazione di forme, l'interazione con gli altri nelle molteplici combinazioni che la danza rende possibili.
L’esplorazione creativa del gesto facilita l’interazione nel gruppo e sviluppa incredibilmente la memoria del corpo (per un bambino è molto più facile memorizzare una sequenza di movimenti se quei movimenti vengono da lui).
In questa cornice tutti gli aspetti della danza vengono sviluppati, con l'ausilio della musica e del suono, ma talvolta anche danzando sul silenzio: dando vita ai diversi personaggi e giocando con e attraverso di essi, si impara a conoscere il proprio corpo e le sue parti, il tempo e lo spazio, il movimento al suolo e quello nell'aria, il macromovimento e il micromovimento, la forza e la leggerezza, e gli elementi base dell’espressione corporea quali l’azione, lo spazio, la dinamica e la relazione.
Questi elementi fondamentali saranno quindi già presenti nel bambino se e quando vorrà iniziare lo studio della danza tecnica, e resteranno comunque nella profonda memoria del corpo, diventando un patrimonio importante al quale attingere in futuro.
Lascia che piova, 2011
9.3 Danzare le emozioni
In questo modo si insegna al bambino come riconoscere in sè stesso un gioco da esplorare, da vivere e da condividere e comunicare. Attraverso il gioco del corpo e dell’immaginazione, l’esplorazione dei diversi personaggi della fiaba e l'utilizzo di oggetti che aiutano i bambini a riconoscere in maniera più chiara le situazioni, i personaggi prendono vita in modi sempre nuovi, diventando protagonisti insieme alla musica della nostra storia.
Il clima sereno nel quale si compie l' esperienza della danza creativa, libera da aspettative o giudizi, permette al bambino di raggiungere senza inibizioni una nuova consapevolezza del proprio corpo e di conseguenza una maggiore sicurezza di sè, di coltivare la fantasia e l’immaginazione e offre anche un’importante modalità e uno spazio protetto nel quale esplorare le proprie emozioni.
Le ondine ciacoline, 2013
9.4 Struttura degli incontri:
Ciascun incontro è strutturato secondo alcuni momenti ripetuti, all’inizio e alla fine, che creando una sorta di “ritualità” rassicurano il bimbo e gli permettono di sentirsi via via sempre più a casa (la danza dei saluti, la danza dei nomi, la danza dell’arrivederci); e da un momento centrale nel quale invece si esplora di volta in volta un diverso tema, luogo o personaggio tratto dalla fiaba prescelta.
In generale si utilizzano dei giochi di improvvisazione e composizione per creare delle piccole danze a tema, a volte introducendo alcuni materiali (stoffe, oggetti,…).
Una volta 'costruita' la danza, i bambini vengono coinvolti nella scelta delle musiche, così da facilitare e supportare il processo di immaginazione.
Esposti - une exposition vivante, 2013
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